8.8.05

Hiroshima e Nagasaki furono necessarie?

Alcune informazioni storiche per smontare un luogo comune Hiroshima e Nagasaki dolorose ma necessarie.E' questa l'opinione diffusa fra chi ha studiacchiato la storia.Si dice che l'impiego della bomba atomica abbia alla fine fattorisparmiare vite umane non solo agli americani e ai loro alleati, ma ancheagli stessi giapponesi. Questa tesi ricalca in sostanza quella di Churchill secondo il quale l'usodelle bombe atomiche e i conseguenti 200 mila morti fu giustificatodall'esigenza di risparmiare almeno un milione di vite umane fra le truppeangloamericane e molte vite umane fra gli stessi giapponesi. Scrisseinfatti Churchill nelle sue memorie: "Il popolo giapponese poteva trovarenell'apparizione di quest'arma quasi soprannaturale una scusa tale dasalvare il proprio onore e liberarlo dall'obbligo di farsi uccidere finoall'ultimo uomo". Quindi la bomba atomica avrebbe reso un utile servizio sia agliangloamericani sia ai giapponesi, risparmiando (paradossalmente) vite umanefra i giapponesi e abbreviando le sofferenze per tutti. Quelle di Hiroshima e Nagasaki furono quindi "bombe umanitarie"? No. Lo storico B.Liddell Hart, nella sua "Storia del mondo moderno - laSeconda Guerra mondiale" (Garzanti), documenta che il Giappone era sulpunto di arrendersi. Le bombe atomiche furono dunque lanciate non perche'la guerra rischiava di prolungarsi troppo a lungo ma per due considerazioniprioritarie: 1) la bomba atomica voleva essere la dimostrazione all'URSS del possesso diun'arma che sanciva la superiorita' militare americana; 2) gli Stati Uniti volevano far presto in modo che i russi non potesseroaccampare meriti per la sconfitta del Giappone. Quest'ultimo punto e' poco conosciuto e merita un approfondimento. E' interessante raccontare un retroscena "segreto" - come documentail testo di Liddel Hart - e cioe' che gli americani erano venuti a conoscenzadel desiderio del Giappone di mettere porre fine alla guerra e di arrendersi. Perche' allora lanciare bombe atomiche su una nazione che stava perarrendersi? Il Giappone aveva infatti deciso di mandare a Mosca il principe Konoye peri negoziati di pace. Gli americani tramite i servizi segreti intercettaronoe lessero (con il codice "magic") i messaggi del ministro degli esterigiapponese all'ambasciatore giapponese a Mosca. "Ma il presidente Truman, -scrive lo storico B.Liddell Hart - e la maggior parte dei suoi consiglierierano tanto desiderosi di accelerare il crollo del Giappone, quanto lo eraStalin di entrare in guerra contro il Giappone prima che essa finisse, perassicurarsi una posizione vantaggiosa nell'Estremo Oriente".Per sbarrare la strada a Stalin ed essere primi e unici vincitori sulGiappone, Truman diede ordine di lanciare le bombe atomiche. Quindi quellevittime giapponesi innocenti furono liquefatte non da "bombe umanitarie" mada una cinica corsa che vide Usa e Urss fare a gara a vincere sull'ormaifragilissimo Giappone. Alla luce di cio', le argomentazioni di Churchill appaiono "vere" quanto leparole del presidente americano Truman il quale dichiaro' al mondo che ledue bombe atomiche avevano colpito obiettivi militari. Falso: colpironosolo due cittadine inermi e prive di installazioni belliche. Su una cosa invece Churchill fu invece estremamente sincero e cioe' quandodisse: "In tempo di guerra la verita' e' cosi' preziosa che dovrebbe essereprotetta costantemente da un velo di bugie". Parole verissime. Come insegnante sento il dovere di invitare a ripudiare laprofonda immoralita' del fuoco che sciolse donne, bambini e uominiinnocenti, e di dire ai giovani: mai piu' l'olocausto nucleare.
Alessandro Marescotti

Nessun commento: