7.12.05

8 e 9 DICEMBRE PER TURI E PER IL DISARMO ATOMICO:sit in a Roma, dalle ore 14.30 sino alle ore 16.00 Piazza Santi Apostoli.

8 e 9 DICEMBRE PER
TURI E PER IL DISARMO ATOMICO:
sit in a Roma, dalle ore 14.30 sino alle ore 16.00 Piazza Santi Apostoli.

L’8 dicembre è il 18esimo anniversario
della stipula degli accordi INF (1987) tra Reagan e Gorbaciov che,
stimolati e sospinti da un grande movimento internazionale per la pace
e il disarmo, portarono allo smantellamento degli euromissili in
Europa: la data della fine della “guerra fredda” tra USA e URSS che ha
(temporaneamente) allontanato per tutti l’incubo della guerra atomica
totale.
L’8 dicembre è anche uno dei giorni che precede la sentenza di
appello del Tribunale di Breda contro Turi Vaccaro, un nonviolento
protagonista del movimento contro i missili nucleari di Comiso (e di
Wonsdrecht, Florennes, Mutlangen, Greenham Common...), condannato oggi
a 18 mesi di carcere per aver ricordato, con una sua azione clamorosa,
che l’Europa, e l’Olanda in particolare, continuano ad ospitare gli
arsenali della “fine del mondo” e a preparare una guerra nucleare che
costituisce, ancora, un rischio gravissimo e terribilmente concreto.
Troviamoci l’8 dicembre davanti l’ambasciata olandese a Roma per una
iniziativa di protesta, di dialogo, di sensibilizzazione: esprimiamo la
nostra “corresponsabilità” con l’azione di Turi Vaccaro, chiediamo per
lui un “giusto” processo (se la giustizia coincidesse con la legge
dovrebbe assolverlo), ricordiamo la necessità di abolire subito gli
armamenti nucleari, a partire dalla rimozione e la distruzione delle
testate nucleari presenti sul territorio europeo.
6 pacifisti
nonviolenti, riunitisi a Roma il 27 ottobre scorso, dopo una conferenza
stampa tenuta per solidarizzare con Turi vaccaro, hanno lanciato un
appello:
“-. La vicenda di Turi, che ha avuto pochissima rilevanza nel
mondo pacifista, ha risvegliato la nostra coscienza: dobbiamo occuparci
di più e meglio del problema delle armi nucleari, della proliferazione
nucleare e del rischio concreto di guerra atomica, che oggi è più grave
di quanto non fosse negli anni della "guerra fredda", retti
dall'equilibrio del terrore.
Questa consapevolezza ci porta oggi a
riproporre in termini radicali la campagna per l'abolizione totale
delle armi nucleari, partendo dalla rimozione di tutte le testate
schierate sul nostro territorio.
Il disarmo nucleare totale è imposto
dal Trattato di non proliferazione del 1970.
Noi chiediamo a tutti
coloro che hanno a cuore la sopravvivenza della specie umana e della
natura che si coordino per progettare e organizzare insieme una nuova
grande campagna per realizzare l'obiettivo della denuclearizzazione”.

L’8 dicembre deve essere un primo momento in cui possiamo concretizzare
l’impegno convergente e sinergico “per Turi e per il disarmo atomico”.

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