"Chi cerca Dio come se fosse un oggetto possibile della mente, non lo trova, perché già si pone in un atteggiamento di dominio (l'uomo soggetto dinanzi a Dio suo oggetto) e, se lo trova, non si tratta di Dio, ma di una finzione della mente che ha lo scopo di legittimare tutte le pretese di domino dell'uomo". (Ernesto Balducci)
Svolta l’assemblea Nazionale a Gricigliana (PO) 1-4 giugno 2006
Si è svolta a Gricigliana, presso Prato, l’annuale assemblea del MIR.
Ha avuto una parte seminariale dedicata al tema “Nonviolenza e violenza nelle religioni”.
Il tema è stato introdotto da Enrico Peyretti che è partito dal significato di religione, una risposta alle domande di senso dell’esistenza, che gli uomini da sempre si pongono .
Esse si presentano o come una rivelazione dall’alto o come sapienza profonda, immanente della vita
Abbiamo considerato le religioni distinguendo tra teoria e prassi storica, cercando in entrambi gli aspetti, come si ponevano di fronte al problema della violenza e della nonviolenza. (…)
Tra le decisioni prese sono state discusse ed approvate alcune importanti modifiche allo statuto del movimento che così diventa “associazione di promozione sociale” (APS) . (…)
Si è anche deciso di dare maggior impulso ad una attività promozionale del movimento, mettendo in evidenza la sua storia, che ha radici lontane, ma soprattutto il suo presente con le attività principali che sono: la promozione dei campi estivi, dove si unisce l’approfondimento di temi inerenti la nonviolenza al lavoro manuale per aiutare famiglie e comunità che hanno scelto uno stile di vita in armonia coi principi che in cui crediamo; la campagna “Colombia vive!” di appoggio alle comunità di pace colombiane e alla loro scelta di nonviolenza attiva; le attività di educazione alla pace e alla nonviolenza promosse dal decennio indetto dall’assemblea generale dell’ONU e che in Italia è appunto promosso dal MIR ed altro ancora. (…)
L’assemblea nazionale MIR vede con favore una mobilitazione dei movimenti sul disarmo atomico, questione dimenticata ma assai grave riproposta dal recente appello di Alessandro Zanotelli , vista la ventilata possibilità di uso di armi atomiche nei prossimi conflitti ed in considerazione della presenza di tali armi sul territorio italiano in dispregio del trattato di non proliferazione.
Ritiene inoltre urgente che le chiese e tutte le religioni dichiarino le armi atomiche peccato contro Dio, l’uomo e la natura. (…)
(parte di un resoconto del presidente, Paolo Candelari , la cui versione integrale verrà presto pubblicata sulle pagine dei “Qualevita”).
Le principali decisioni assunte dell’assemblea 2006
1.L’assemblea nazionale MIR vede con favore una mobilitazione dei movimenti sul disarmo atomico, questione dimenticata ma assai grave riproposta dal recente appello di Alessandro Zanotelli , vista la ventilata possibilità di uso di armi atomiche nei prossimi conflitti ed in considerazione della presenza di tali armi sul territorio italiano in dispregio del trattato di non proliferazione. Condivide i temi e gli obiettivi dell’appello in preparazione da diverse personalità del mondo pacifista e nonviolento illustrate in assemblea da Alfonso Navarra . In particolare ritiene importante l’obiettivo del bando delle armi atomiche dal territorio italiano . Ritiene inoltre urgente che le chiese e tutte le religioni dichiarino le armi atomiche peccato contro Dio, l’uomo e la natura.Impegna il movimento a partecipare ed a promuovere iniziative nonviolente da concordarsi con gli altri movimenti sottoscrittori dello stesso appello, veri protagonisti della mobilitazione di base. Indica Infine Paolo Colantonio della sede di Roma quale referente organizzativo ed Enrico Peyretti proprio referente nel gruppo di persone che sta stilando il documento politico.
2. L’assemblea nazionale approva il documento di adesione alla costituenda associazione “Colombia vive!” presentato da Ilaria Ciriaci e delega la segreteria e la presidenza a mettere in atto tutte le condizioni necessarie affinché il MIR possa essere tra i soci fondatori di detta associazione prevedendo allo scopo un congruo stanziamento da concordare con il tesoriere.
3. L’assemblea nazionale conferma e rinnova a Govanni Ciavarella l’incarico di rappresentare il MIR all’atto costitutivo del nuovo soggetto IPRI/CCP così come deciso già nello scorso Consiglio Nazionale di Brescia.
Invita tutto il movimento a discutere sulla posizione da assumere di fronte alle conclusioni sulla difesa civile nonarmata e nonviolenta risultati dai lavori della relativa commissione istituzionale DCNANV e riportati nella relazione stilata dal suo presidente , prof. Consorti.
4. L’assemblea dà mandato alla sede di Torino di ripresentare, a nome del MIR nazionale, il progetto denominato “La forza della nonviolenza” sull’educazione alla nonviolenza da attuarsi tramite l’impiego di giovani in servizio civile volontario apportandone le dovute correzioni, causa del rifiuto da parte del ministero, per l’anno in corso.
5. L’assemblea nazionale invita M.Antonietta Malleo a partecipare , insieme al Presidente così come deciso dal Consiglio Nazionale di Brescia del 25, 26 marzo scorso, all’assemblea internazionale dell’IFOR in Giappone dall’8 al 18 ottobre in considerazione della sua attività all’interno di IFOR e quale incaricata dal MIR a seguire le attività internazionali.
6. Il Consiglio Nazionale del MIR è convocato a settembre 2006 in tempo utile per poter discutere del consiglio internazionale dell'Ifor; la data e il luogo è in via di definizione tramite una rapida consultazione tra i partecipanti; non appena definiti,verranno comunicate.
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Decennio 2001-2010
per una cultura di nonviolenza e di pace per i bambini del mondo.
Il Secondo Salone Internazionale delle Iniziative di Pace svoltosi a Parigi dal 2 al 4 giugno nello splendido contesto del Parco de la Villette all’interno del centro congressi della cittadella delle scienze e dell’industria, è stato un grande evento.
La partecipazione delle associazioni e delle organizzazioni del settore è stata molto incoraggiante: circa 120 stand per 160 espositori e oltre 300 organizzazioni presenti. Stando alle ultime dichiarazioni degli organizzatori, i visitatori sembrano essere stati circa 13.000.
Sono state realizzati 60 workshop e 7 tavole rotonde con la presenza di relatori internazionali provenienti da tutti i paesi del mondo e dalle più disparate realtà. Il programma completo degli incontri, dibattiti, momenti di animazione, ateliers, proiezione di film e quant’altro è disponibile sul sito del Coordinamento Internazionale (sono anche disponibili le registrazioni in cd-rom e cassetta di tutti gli interventi). www.decennie.org
Il Comitato Italiano è stato invitato a tenere un workshop, sabato 3 giugno alle 12, dal titolo: Educazione alla pace e alla nonviolenza: programmi scolastici e dichiarazione internazionale.
Sergio Bergami ha mostrato la versione alfa del CD-ROM che il Comitato Italiano sta realizzando. Il workshop è stato partecipato ed è stato seguito da un discreto numero di persone tra i quali anche degli stranieri non francofoni che hanno potuto seguire i lavori grazie alla presenza di un ottimo servizio di interpreti inglese/francese.
Tra gli ospiti illustri il più noto era senz’altro Adolfo Perez Esquivel premio Nobel per la pace ed uno degli estensori dell’appello dei Nobel che ha poi portato l’Assemblea Generale dell’ONU alla Dichiarazione Internazionale, al programma d’azione e alla proclamazione del Decennio 2001-2010 Decennio per una cultura di pace per i bambini del mondo. Perez Esquivel ha tra l’altro fatto riferimento a una proposta di prolungamento del decennio sostenendo che non sono stati ottenuti sufficienti risultati, anche per via dello scarso impegno dell’UNESCO.
Il Salone è stato anche un’utile momento di scambio di materiali (libri, video-cassette, riviste ecc.) e una felice circostanza per conoscere persone interessanti e per ritrovare amici e amiche come Brigitte Mesdag e Anna Massina della comunità dell’Arca (ospiti in Italia del Convegno di Sanremo) e Pat Patfoort alla quale è stato preannunciato che il suo materiale è stato inserito nel CD-rom che è in preparazione ad opera del comitato italiano.
Si è svolta poi lunedì 5 giugno 2006 a Parigi l’Assemblea Generale del Coordinamento Internazionale per il decennio. Presenti all’assemblea generale Hildegard Goss, Wolfgang Hertel (Germania), Colette Petit (Pax Christi int), Genevieve Colas (Caritas int), Catherine Meyland (IFOR Svizzera), David Mumford(IFOR Olanda), Jeanne HerrietteLuis (FWCC Quaccheri), Antonella Cafasso(Comitato italiano), Regine Kappeler (Comitato austriaco), Patrik Edou (Rete fede, cultura educ. - Africa centrale), e Alain Richard (Francescani int) e Christian Renoux (comitato francese). Più Soha Bayoumi e Estelle Ribier (della segreteria del coordint) e un membro del consiglio ecumenico delle chiese come osservatore.
Si è approfondito meglio il punto relativo al progetto della Dichiarazione sul diritto dell’infanzia a una educazione nonviolenta e all’educazione alla nonviolenza e alla pace da presentare all’UNESCO. L’obiettivo che non è quello di sminuire la convenzione universale dei diritti dell’infanzia ma di creare proprio un documento a parte al quale i 50 stati membri attivi dell’UNESCO e le varie ONG possano far riferimento e ispirarsi per promuovere una cultura di nonviolenza e di pace.
!
ü Il CD-ROM è in fase di avanzata realizzazione. Entro il mese di giugno la ditta dovrebbe finalmente produrre la versione beta.
ü Il sito del Comitato Italiano Decennio è cambiato. Il nuovo è: www.decennio.org.
I documenti ,qui riportati i sintesi, sono a disposizione presso la sede di Padova o la segreteria
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Colombia
Si è svolta a Narni (TR) il 16 giugno l’assemblea della Rete Italiana di Solidarietà con le Comunità di pace colombiane con un unico argomento all’ordine del giorno: la costituzione della rete come soggetto giuridico denominata :“Colombia vive!” Rete Italiana di Solidarietà con le Comunità di Pace Colombiane.
Durante gli scorsi mesi, in seguito alle direttive dell’assemblea operativa del 20-21 gennaio 2006, un gruppo di lavoro si è impegnato nella stesura di uno statuto che potesse raccogliere l’esigenza di tutti gli aderenti , ovvero la continuazione del lavoro svolto fin dalla costituzione della Rete ma che grazie ad uno status giuridico potesse fornire quella stabilità svincolata dagli eventi politici degli EELL coinvolti e la rappresentatività necessaria alla sua espansione presso altri soggetti potenzialmente interessati al coinvolgimento.
Durante l’assemblea i soci fondatori (tra i quali il MIR) hanno eletto un consiglio nazionale provvisorio con l’incarico di preparare il lavoro per la prossima assemblea (possibilmente entro la fine dell’anno in corso) e gettare le basi strategiche per le future attività della Rete.
Sintesi delle attività svolte dalla rete dal 2003, anno della sua costituzione, ad oggi:
v missioni in terra colombiana per portare solidarietà ai componenti delle comunità ed incontrare le autorità locali ;
v protezione delle comunità tramite pronte risposte e relative denunce di violazioni ad amministrazioni, istituzioni, parlamentari italiani ed europei ;
v finanziamento di alcuni progetti proposti dalle comunità stesse;
v collaborazione con altre organizzazioni europee: in particolare si sottolinea il 1° incontro europeo a Madrid nel febbraio 2006.
v costituzione del preosservatorio, centro operativo della Rete, grazie al quale si è sviluppata l’azione di pressione sul Governo colombiano dando pronta risposta alle azioni urgenti delle Comunità di Pace, si è potuta svolgere una azione di monitoraggio delle violazioni, e si è costituito un piccolo centro di documentazione sulle Comunità di Pace colombiane del Chocò e Urabà.
v attività di informazione e coscientizzazione tramite i diversi organismi appartenenti alla Rete grazie alla quale dopo tre anni di attività l’esperienza delle comunità di pace comincia ad essere conosciuta in Italia ed in Europa.
In ricordo del massacro del 21 febbraio 2005 sono poste in una cesta nell’aula consiliare le pietre riportanti i nomi dei martiri: ci hanno aiutati e motivati a fondare la nostra associazione, costruendo insieme azioni condivise che trovano le radici nella memoria di una popolazione che si nega alla violenza e all’odio.
Soci fondatori di “Colombia vive!”
Per gli Enti Locali: Per le associazioni:
Comune di Narni (TR) Associazione “Narni per la pace” (TR)
Comune di Cascina (PI) Fondazione Aldo Zanchetta
Comune di Capannori (LU) Centro Studi Difesa Civile (CSDC) (RM)
Comune di Montebelluna (TV) Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR)
Comune di Giavera (TV) Associazione “A sud”
Provincia di Terni Circolo Culturale “Primomaggio”
Fondazione Lelio e Lisli Basso ISSOCO
“A.V.I.” Ass. Volontariato Insieme di Monetbelluna (TV)
I n t e r e s s a n t e ! ! ! ! !
Sono ancora disponibili alcuni posti per il campo estivo del MIR:
“Resistere oggi: le comunità di pace.”
30 luglio- 6 agosto Casteldelfino (CN) Baita Paiei
Il campo sarà un’occasione per approfondire la conoscenza di questa eroica esperienza di resistenza civile nonviolenta dei nostri giorni. Ruben Dario Pardo Santamaria guiderà i campisti attraverso i sentieri di una storia antica come il mondo ma pur sempre attuale: quella della sopraffazione dell’uomo su suo fratello e sperimentare nel profondo che davvero ‘la Nonviolenza è un varco nella Storia’.
Mettiti in contatto con il coordinatore, Claudio Greco tel.011-9046515 e-mail: clalagg@tele2.it
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Iscrizioni
Tra le modifiche allo statuto che sono state approvate quella che più ha richiesto discussione è stata quella relativa alle modalità di iscrizione; si ritiene insufficiente ridurla al solo versamento della quota associativa. E’ invece opportuno che i soci esplicitino la loro adesione ai principi del movimento e la sottoscrizione degli articoli due e quattro dello statuto tramite una dichiarazione.
Tuttavia ad oggi non è previsto altro mezzo di adesione, e di relativo compilazione di elenco iscritti ,se non tramite il riscontro dei versamenti sul noto conto postale.
In realtà molte delle persone che frequentano il movimento ed impiegano le proprie energie per scopi analoghi o sovrapponibili al credo del nostro movimento, potrebbero tranquillamente ascriversi tra i soci, a prescindere dal versamento della quota.
L’assemblea impegna la segreteria ad inviare ad ogni inizio d’anno una lettera a tutti i soci vecchi ed a quelli potenziali che contenga ,accanto al resoconto delle attività svolte , l’esplicita richiesta all’iscrizione : l’adesione cioè ai principi del movimento ed il versamento della quota associativa.
L’assemblea invita anche le sedi ed i gruppi locali a richiedere a tutti coloro che sono coerenti ai principi della nonviolenza, l’adesione al movimento in qualità di soci.
Ti preghiamo pertanto, sin d’ora, a metterti in contatto con la sede più vicina a te oppure, in mancanza di questa, con la segreteria per comunicare il tuo desiderio di iscriverti.
Se è nelle tue possibilità ti chiediamo di versare una quota sociale di 34 euro autoriducibili (ma anche autoaumentabili) facendo un versamento al c/c postale 10667616 intestato a Luciano Benini.
A t t e n z i o n e ! ! ! ! !
Il MIR ha aperto un conto su Banca Etica. Eccone gli estremi:
CIN Y
ABI 05018
CAB 01000
CONTO 118458
Intestato a "MIR via Garibaldi 13 10122 Torino"
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I.F.O.R.
Quest’anno si è svolta a Firenze dal 21 al 23 aprile l’incontro delle branche europee dell’IFOR ed il presidente del MIR Paolo Candelari ha raccontato in assemblea l’esperienza della sua partecipazione all’evento.
Tra le altre cose come il MIR italiano abbia diverse campagne in comune con altre branche: per esempio a sostegno delle comunità di pace colombiane lavorano anche gli austriaci, gli inglesi e gli svedesi; la sensibilizzazione per un’Europa nonviolenta. Alla ripresa della discussione sulla costituzione europea l’Olanda ha intenzione di rilanciare una campagna affinché l’Europa non si doti di un esercito armato: nell’occasione sarà possibile collaborare.
Dall’ 8 al 18 ottobre prossimi, poi, si svolgerà l’assemblea internazionale dell’IFOR in Giappone e già durante l’ultimo consiglio nazionale il MIR decise di inviare il proprio presidente in rappresentanza.
Considerando inoltre l’attività che M.Antonietta Malleo svolge in qualità di rappresentante IFOR all’Unesco e incaricata del MIR a tenere i rapporti internazionali ed al passaggio delle informazioni , ritiene che , qualora fossero possibili le condizioni, sarebbe auspicabile anche la sua partecipazione all’evento.
In preparazione all’evento di ottobre l’IFOR ha preparato una griglia per la proposta di obiettivi che si propone di conseguire e la contemporanea individuazione di responsabili, tempi di svolgimento delle campagne ed iniziative .
Gli obiettivi sono :
Obiettivo1: L’IFOR vuole rafforzare e mantenere la nonviolenza attiva basata su un discorso inter-fedi;
Obiettivo2: L’IFOR cercherà di contrastare le giustificazioni religiose di tutte le forme di violenza;
Obiettivo3: L’IFOR vuole promuovere il dialogo tra soggetti istituzionali e non nelle sue aree di
Riferimento;
Obiettivo4: L’IFOR vuol promuovere i diritti umani e la riconciliazione come mezzi per raggiungere la
pace e la giustizia sociale nelle proprie aree di riferimento;
Obiettivo5: L’IFOR vuole rafforzare il movimento promuovendo campagne nelle proprie aree di
riferimento;
Obiettivo7: L’IFOR inizierà un programma per sviluppare l’affiliazione tra i giovani e le minoranze;
Obiettivo8: L’IFOR si propone di raggiungere l’uguaglianza di genere dentro l’IFOR e promuovere
attivamente tale eguaglianza al di fuori dell’IFOR;
Obiettivo9: L’IFOR promuove la diversità entro l’organizzazione
E’ auspicabile, al fine di stilare un documento che rappresenti la realtà del MIR italiano, che ciascun iscritto invii alla segreteria o presidenza, un resoconto anche schematico delle attività che svolge nel proprio ambito di impegno in riferimento agli obiettivi IFOR.
Questa strategia potrebbe essere utilizzata in futuro anche per il monitoraggio del movimento a livello nazionale.
Dal momento che il documento preparatorio verrà stilato durante il Consiglio nazionale convocato per settembre prossimo, si confida in una risposta sollecita a questa richiesta.
27.6.06
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